lunedì 10 dicembre 2007

Protesta sul DDL Welfare

Il circolo PRC Giovanni Lay di Villanovafranca intende con questo documento rafforzare la protesta circa l’esito della vicenda protocollo sul Welfare.
Dopo la grande manifestazione del 20 Ottobre nella quale a gran voce abbiamo ribadito un parere negativo al protocollo Welfare nel suo testo originale ci siamo ritrovati a votare un provvedimento blindato con la fiducia al governo vanificando il difficile ma produttivo lavoro della commissione lavoro che resta l’istituzione parlamentare preposta a deliberare sulla materia.
Questa decisione ha ridotto il ruolo del Parlamento a ratificare un accordo fra parti sociali e governo che avrebbe certamente potuto fornire importanti elementi di valutazione in Parlamento, ma non vincolare lo stesso sul piano legislativo scardinando il principio fondante della Costituzione secondo il quale le leggi le fa il Parlamento.
Il nostro interesse prioritario resta quello di dare una profonda svolta alla politica economica del governo per dar seguito al risarcimento sociale, ci sentiamo responsabili di fronte a quel tessuto sociale debole che è nostra precisa intenzione rappresentare, difendere e tutelare.
Chiediamo ancora una volta il rispetto del programma dell’unione e se questo governo intende proseguire cedendo sistematicamente ai ricatti dei poteri economici forti dobbiamo seriamente ripensare alla nostra presenza all’interno di questa maggioranza con un’azione fortemente critica e decisa.
Chiediamo che questo documento sia diffuso in tutti i circoli della Sardegna e giunga ai prossimi CPF e CPR in modo da far sentire in maniera costruttiva la voce di protesta della base.




Assemblea Circolo Prc G. Lay Villanovafranca
06 Dicembre 2007

martedì 27 novembre 2007

Ordine del giorno Sul G8 De La Maddalena

L'art. 1, comma 34 del testo di legge finanziaria licenziata dalla Giunta recita espressamente: al fine di promuovere l'immagine della Sardegna in occasione del G8 è autorizzata la spesa di euro 1.000.000 nell'anno 2008 per l'organizzazione di convegni internazionali.
Il CPR ritiene inammissibile che in una Finanziaria dove si prevedono appena 20mln di euro per le politiche in favore dell'occupazione giovanile e femminile, dove non si autorizza la spesa di nemmeno un centesimo sulla legge 37/1998, si deliberi un impegno di 1 mln di euro per convegni internazionali in vista del vertice di un organismo che in sé rappresenta quanto di meno democratico la globalizzazione abbia saputo produrre.
In secondo luogo il CPR ritiene che l'immagine della Sardegna trarrebbe indubbiamente maggiore giovamento dal fatto che il G8 non si tenesse né a La Maddalena né altrove.
In tal senso, da mandato al gruppo consiliare regionale del Partito affinchè si adoperi per l'abrogazione dell'articolo in questione e affinchè le risorse per le quali il medesimo autorizza l'impiego vengano utilizzate per incrementare la spesa sociale, anche investendoli nella stessa isola de La Maddalena, per l'avvio di progetti di riqualificazione e ricollocamento dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro in seguito alla chiusura della base di Santo Stefano.
In caso contrario l'indicazione al gruppo consiliare regionale del Partito è per la manifestazione del voto contrario all'articolo, anche in coerenza con quanto positivamente fatto dal senatore Francesco Martone in Senato in sede di votazione della Finanziaria nazionale.
Ai compagni eletti in Sardegna nel Parlamento nazionale il Cpr chiede che venga riproposto l'emendamento soppressivo del finanziamento di 30 milioni di euro per l'organizzazione del G8 previsto dal Ddl della Finanziaria 2008.
L'alternativa alla presenza militare nell'arcipelago, infatti, non può essere quella di uno sviluppo ancora una volta subalterno, in continuità con quello finora esistito: miope e dannoso per l'ambiente. Non può essere, da una parte, quello del turismo che saccheggia le coste e deturpa le cale e, dall'altra, quello della presenza militare, italiana o straniera.
Le maggiori risorse, oggettivamente necessarie in un contesto fortemente caratterizzato dalla dipendenza dell'economia maddalenina dalla presenza militare, vanno ricercate e indirizzate a un piano organico di bonifica, tutela e valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio naturalistico dell'arcipelago, in un piano straordinario di lavoro verde e di turismo consapevole.
Il CPR, infine, ribadisce la più ferma contrarietà del Prc a una manifestazione che non solamente rappresenta il dispotismo sovranazionale del neoliberismo e la prepotenza di 8 cosiddetti grandi sui miliardi di diseredati del globo, ma anche un evento:
· che rischia di determinare ulteriore pregiudizio ambientale all'arcipelago.
· che, in ogni caso, non costruirà alcuna opportunità aggiuntiva di lavoro stabile per la popolazione della Maddalena.
· che determinerà persino un danno economico nel momento in cui sarà istituita la zona rossa ed a esserne danneggiata sarà precisamente la stagione turistica.
In questi termini il CPR impegna l'intera organizzazione all'attivazione delle relazioni sociali, politiche e di movimento per la costruzione dei Comitati No G8 nell'Isola e di una manifestazione di opposizione al vertice la più partecipata possibile, già a partire dal D10 che si terrà a Cagliari a dicembre e che segna una prima tappa di avvicinamento all'appuntamento del 2009.

COMITATO POLITICO REGIONALE PRC 19/11/2007

Ordine del giorno contro La Violenza Maschile Sulle Donne

I dati, i rapporti dell’Onu, del Parlamento Europeo, del Ministero degli Interni ci dicono che la prima causa di morte delle donne (prima ancora del cancro, delle guerre , della fame) tra i 15 e i 50 anni, a tutte le latitudini e a tutte le longitudini, senza distinzione di classe sociale, etnia, ambiente culturale, è la violenza da parte di mariti, fidanzati,amanti, padri , fratelli. Insomma l’assassino o il violentatore non è un mostro che viene da un’altra parte del mondo, ma è una persona con la quale la donna condivide un rapporto d’amore, d’amicizia, di parentela.
Quindi la violenza maschile sulle donne non può essere considerato un problema che attiene alla vita privata delle donne o delle singole coppie, ma è un problema politico che riguarda il rapporto tra i sessi, la sessualità maschile, l’ordine del mondo patriarcale.
E’ necessaria una vera e propria rivoluzione culturale, decostruire stereotipi, immaginari consolidati, modificare le relazioni di potere tra donne e uomini nel privato e nel pubblico. E’ necessario soprattutto che gli uomini si mettano in discussione come genere.
Nel ”pacchetto sicurezza” approvato dal Consiglio dei Ministri, si inserisce la violenza sessuale tra i reati di grave allarme sociale, ciò significa, ancora una volta, non tenere conto che il potere di un sesso su un altro è millenario, è un problema sociale, culturale, politico.
Infatti la violenza sulle donne non è aumentata, è cambiato il motivo per il quale viene perpetrata: oggi è la libertà delle donne, la loro possibilità di essere autonome, di volersi separare dal partner.
Non condividiamo pertanto la strumentalizzazione della violenza sulle donne per imporre politiche securitarie e repressive. Siamo quindi contro l’inasprimento delle pene, siamo contro i sindaci sceriffi, siamo contro la criminalizzazione di qualunque etnia. La violenza sulle donne non ha niente a che vedere con la mancanza di sicurezza nelle strade e non si risolve con un severo controllo dell’ordine pubblico.
La manifestazione di Roma del 24 novembre ha proprio questo obiettivo. Perché manifestare significa rendere manifesto, portare cioè un fatto culturale, sociale, politico sotto gli occhi di tutti. Vuol dire mettere allo scoperto ciò che è rimasto nascosto.
Per una reale alternativa di società , i partiti e i movimenti che si definiscono di sinistra devono necessariamente mettere al centro dell’agenda politica il rapporto tra i sessi nella famiglia, nei partiti, nella società.

COMITATO POLITICO REGIONALE PRC 19/11/2007

giovedì 25 ottobre 2007

UNIONE DEI "COMUNI DELLA MARMILLA"

Stando a quanto stabilito dalla legge finanziaria regionale del 2007, le minoranze dei comuni che daranno vita alle “unioni dei comuni” non saranno rappresentate nell’organo assembleare delle stesse UNIONI.
Ma è mai possibile che si faccia un passo indietro così vistoso nel modo di intendere la democrazia?
O qualcuno pensa davvero di ridurre i costi della politica eliminando i consiglieri di minoranza da tutte le unioni dei comuni che nasceranno in terra sarda?
Siamo veramente sconcertati da questa decisione che tra l’altro non è in linea neanche con quanto stabilito dal testo unico che norma il funzionamento degli enti locali, il quale sottolinea che gli organi che si formeranno all’interno dell’unione dei comuni dovranno garantire la rappresentanza delle minoranze..
La nostra unione “dei comuni della marmilla” sarà formata da 18 comuni che avrebbero dovuto avere 18 consiglieri a rappresentare le rispettive minoranze dei propri consigli comunali, stando a quanto recitato da questa norma introdotta in finanziaria non ne avranno nemmeno uno.
La cosa più assurda e che i consigli comunali sono chiamati a nominare il loro rappresentante tra il sindaco e uno degli assessori del loro comune, tale decisione quindi obbliga i consiglieri di minoranza a nominare il loro rappresentante, tra persone alle quali normalmente fanno l’opposizione nei loro comuni e questo è francamente inaccettabile.
Mi chiedo quali possibilità, in questo stato di cose, abbia un consigliere di minoranza, di far sentire la propria voce all’interno dell’unione della quale farà parte il proprio comune, e soprattutto quale organo di garanzia vigilerà sull’operato di questo nuovo ente se al suo interno mancherà di fatto una rappresentanza di quelle persone che già nei propri consigli comunali svolge il compito delicato relativo al controllo politico-amministrativo..
Sarei lieto di sapere quali motivazioni hanno spinto i politici regionali a scrivere quell’articolo della finanziaria regionale, che di fatto a mio avviso ci fa fare un vistoso passo indietro nell’ottica di una vita democratica in cui tutti hanno diritto di essere ascoltati e rappresentati, compresi gli elettori, che hanno dato il voto alle minoranze di tutti i 18 comuni che daranno vita all’unione dei “comuni della marmilla”, i quali non avranno nessuna rappresentanza all’interno di questo nuovo ente.

Luca Murgia
Consigliere comunale Villanovafranca

martedì 2 ottobre 2007

Sugli accordi del 23 Luglio hanno ragione gli operai

Sarà il fascino che ancora le tute blu esercitano su noi vetero rivoluzionari ma credo che veramente abbiano ragione gli operai della Mirafiori a contestare apertamente gli accordi sul welfare del 23 luglio.Noi crediamo che vi sia una palese insufficienza su diversi punti: pensioni e precarietà in particolare.Un accordo di così basso profilo non è ricevibile, tanto meno alla luce degli ultimi 25 anni di storia della Repubblica e del consistente spostamento di risorse intercorso dal lavoro al capitale.Il governo Prodi aveva generato forti aspettative e speranze per una reale inversione di tendenza rispetto alle peggiori politiche neoliberiste di questi ultimi anni. Una stagione di risarcimento sociale, di lotta alla precarietà e di contrasto del calo di potere d'acquisto di salari e pensioni.Ciò che l'accordo del 23 luglio invece afferma è la rinuncia a un intervento più determinato e coraggioso. Insomma: si poteva e si doveva ottenere di più. Si può e si deve, a partire dal passaggio in aula del provvedimento.Per queste ragioni il Prc sardo si schiera con gli operai della Fiat Mirafiori ed invita tutti a votare No al referendum del 8-10 ottobre promosso dalle organizzazioni sindacali.Anche per questo saremo presenti in massa a Roma il 20 ottobre.

Michele Piras
segretario regionale Prc-Se

sabato 15 settembre 2007

Vladimir Luxuria a Villanovafranca.

Il Circolo “Giovanni Lay” di Villanovafranca segna un’importante risultato nell’ambito della liberafesta 2007. Infatti il secondo dibattito politico organizzato per la festa 2007 appunto, registra un’ampia partecipazione in un territorio dove neanche quattro anni fa nasceva il circolo locale di Rifondazione Comunista. Il tema della manifestazione era importante, interessante e attuale: I Diritti Civili, lo abbiamo affrontato con il competente e qualificato contributo di Vladimir Luxuria deputata di Rifondazione Comunista da sempre impegnata nella lotta per il totale e più equo riconoscimento dei diritti civili.
Spaziando a trecentosessanta gradi sono state toccate problematiche importanti ed attuali come quelle riguardanti i diritti delle coppie etero ed omosessuali, le discriminazioni razziali, come quelle riguardanti la fecondazione assistita, l’infibulazione praticata ancora in alcune parti del mondo, le adozioni ecc...
Oltre duecento persone si sono trovate nell’aula convegni del museo archeologico di Villanovafranca per ascoltare interessate le testimonianze di Vladimir Luxuria al quale poi sono state fatte diverse domande sul tema del dibattito.
La soddisfazione e ovviamente grande per il sottoscritto, che ringrazia gli iscritti che si sono prodigati affinché questo importante appuntamento potesse avere luogo.

Il Segretario Circolo Prc "Giovanni Lay"
Luca Murgia

martedì 7 agosto 2007

Vladimir Luxuria a Villanovafranca.

IL CIRCOLO di RIFONDAZIONE COMUNISTA GIOVANNI LAY ORGANIZZA

CONVEGNO DIBATTITO

"DIRITTI CIVILI"
CON

VLADIMIR LUXURIA

8 Agosto 2007
Ore 21.00

Sala Convegni Museo Archeologico “Su Mulinu”
Piazza Risorgimento
Villanovafranca

venerdì 3 agosto 2007

CONVEGNO DIBATTITO "LAVORO SALARI PENSIONI"

CONVEGNO DIBATTITO LIBERAFESTA 2007

Esprimo tutta la mia soddisfazione per il convegno dibattito “LAVORO SALARI PENSIONI” organizzato nell’ambito della LIBERAFESTA 2007 dal Circolo “Giovanni Lay” di Villanovafranca. I motivi della mia soddisfazione sono diversi. Facendo una rapida analisi posso dire che sono soddisfatto, per l’inaugurazione della sede del circolo intitolato a Giovanni Lay, per la partecipazione e soprattutto per la qualità dei contributi apportati dagli intervenuti nonché per il contributo importante dato dal pubblico presente. I temi trattati sono temi che meriterebbero, per la loro complessità, un’ampia riflessione e un ampio dibattito, ma è stato importante che il nostro circolo gli abbia posti all’attenzione della gente che abita e popola un territorio che subisce in maniera pesante l’influenza di fattori negativi, quali la disoccupazione, lo spopolamento crescente e il disagio sociale, conditi dall’interesse sempre più marginale verso la politica intesa come strumento funzionale alla risoluzione dei problemi legati alla vita e all’esistenza delle persone. Il dibattito a messo in luce da un lato la forte condizione di svantaggio in termini di produzione di posti di lavoro, che il territorio del medio campidano subisce nei confronti di altri territori, dall’altro una enorme potenzialità inespressa per tanti motivi che farebbe, se utilizzata in modo mirato attraverso un piano organico di sviluppo, la fortuna della nostra terra e della nostra gente. Abbiamo toccato il tema caldo delle pensioni e della riforma che attualmente accende i dibattiti nel paese e che presto giungerà in parlamento, lo abbiamo fatto mettendo in luce il ruolo che il PRC ha dentro il governo e rivendicando la coerenza e l’impegno preso con gli elettori attraverso la sottoscrizione di un programma elettorale ben preciso. Ben venga l’impegno del partito che intenderebbe sottoporre all’attenzione della base gli argomenti cruciali di questa fase politica, ben venga l’atteggiamento tenuto dal PRC, anche in maniera dura ma sempre leale e coerente, sulle questioni sociali che riguardano le classi che rappresentiamo, che difendiamo e che cerchiamo in tutti i modi di tutelare.
Sono dell’idea che non debba in nessun modo passare l’alibi per il quale tutto si può fare e si deve fare in nome di una sterile guerra contro Berlusconi. Questo è un aspetto molto importante che meriterebbe un approfondimento serio, per non rischiare di annacquare le nostre idee, ammorbidire le nostre posizioni, abbassare pericolosamente la guardia in una fase inevitabilmente decisiva della nostra esistenza. Il bipolarismo granitico, che taluni politici o sedicenti tali ci vorrebbero appioppare, è un pericolo reale contro le minoranze e contro i diritti delle classi più deboli e meno rappresentate. Stiamo svegli e in guardia compagni.

Il Segretario Circolo Prc "Giovanni Lay"
Luca Murgia

giovedì 26 luglio 2007

Liberafesta 2007 Villanovafranca




CIRCOLO di RIFONDAZIONE COMUNISTA GIOVANNI LAY VILLANOVAFRANCA



CONVEGNO DIBATTITO

27 luglio 2007
Ore 21.00

Aula Consiliare

Piazza Risorgimento

Villanovafranca
PARTECIPANO AI LAVORI IL SEGRETARIO REGIONALE PRC MICHELE PIRAS E IL DEPUTATO PRC ALBERTO BURGIO

sabato 7 luglio 2007

Finalmente la sede per i compagni di Villanovafranca

Cominciano ad arrivare i frutti del lavoro svolto dai compagni dopo l'ultimo congresso straordinario.
La sede del circolo figurava al primo posto del programma da me presentato ed approvato all'unanimità dai compagni del circolo. Ringrazio tutti coloro che mi hanno accordato la fiducia e spero che questo risultato funga da propellente per le prossime iniziative.
Colgo l'occasione per ringraziare il compagno Alberto Liscia che ci ha permesso con il suo prezioso contributo di aprire questo blog e proiettare il nostro circolo in una nuova dimensione che ci auguriamo avvicini alla vita politica nuovi compagni.

Il Segretario Circolo Prc "Giovanni Lay"
Luca Murgia

giovedì 5 luglio 2007

Festa di Liberazione Villanovafranca


IL CIRCOLO di RIFONDAZIONE COMUNISTA
GIOVANNI LAY
di VILLANOVAFRANCA
col PATROCINIO del GRUPPO PRC in CONSIGLIO REGIONALE
ORGANIZZA LA
3° FESTA DI LIBERAZIONE
13 Agosto 2007
PRESSO IL PARCO ARCHEOLOGICO
"SU MULINU"
VILLANOVAFRANCA
Sono aperte le iscrizioni alla
Prima rassegna musicale a premi
Montepremi 500 euro

I gruppi che intendono iscriversi possono farlo entro e non oltre il 21 Luglio 2007, dando comunicazione ai responsabili ai numeri che trovate indicati nella presente locandina.
Condizioni
La quota di iscrizione è pari a euro 30,00 per i gruppi composti da max 3 elementi, e pari a euro 50,00 per i gruppi composti da più di 3 elementi.
Ogni gruppo potrà eseguire da un minimo di 3 pezzi a un massimo di 5 pezzi.
All’atto dell’iscrizione ogni gruppo è tenuto a versare la relativa quota e a compilare e sottoscrivere la scheda tecnica che gli verrà fornita dai responsabili dell’organizzazione.
Ogni gruppo è tenuto a seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dagli organizzatori in ordine all’orario di presentazione e di esibizione stabilito preventivamente tramite sorteggio, pena esclusione dalla gara.

Il gruppo vincitore sarà decretato dai partecipanti alla festa che voteranno attraverso l’utilizzo di una scheda da consegnare loro ogni 5 euro di consumazioni.

INFO. TEL.

Paola 3498400291 – Matteo 3407895354- Matteo 3498239489- Luca 3480935225
e-mail prof72@vodafone.it

Benvenuti al blog del circolo Prc Giovanni Lay